Matteo Salvini porta alla luce l’alleanza tra il Movimento Cinque Stelle e il Pd. La Lega riprende il coltello dalla parte del manico.
Quando sembrava che ormai Matteo Salvini non avesse neanche una carta buona da giocare, ecco che arriva il colpo di scena. Il leader della Lega non aveva i numeri per far approvare in Senato la proposta di votare la sfiducia a Conte il 14 agosto.
E nonostante i numeri fossero incerti l’esito era scontato. Ma al segretario del Carroccio non interessava il voto. E infatti non ha votato. Ha fatto il suo intervento e ha lasciato l’Aula dopo aver sganciato la bomba. Salvini ha portato alla luce l’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Pd. Carne da macello che finirà nella macina della Bestia, la macchina comunicativa che già si è messa in moto.
La mossa del cavallo di Salvini: “Taglio dei parlamentari e voto subito”
Salvini non voleva e non poteva vincere la battaglia. A lui interessa la guerra che potrebbe portarlo a Palazzo Chigi. Quella sì, e nella giornata del 13 agosto ha giocato una carta che potrà essere decisiva.
La Lega, in maniera completamente inaspettata, ha raccolto la sfida del Movimento 5 Stelle accettando di votare il taglio dei parlamentari a patto che la mossa immediatamente successiva sia quella del voto per il nuovo governo.
Alleanza Movimento Cinque Stelle-Pd
Al di là dei dubbi sul processo costituzionale, ma la Lega ha studiato bene le sue mosse e ha trovato un precedente, a Salvini interessava il tabellone. il voto sulle proposte ha svelato l’accordo tra il Movimento Cinque Stelle e il Pd. Si tratta di un’asse contro il voto, di una possibile nuova maggioranza di governo.
Salvini ha gettato l’amo: si è parlato di un incontro con Berlusconi poi saltato per impegni di lavoro del ministro leghista. L’incontro non c’è stato. L’alleanza tra i dem e i pentastellati sì. E questo è il riassunto della lunga e difficile giornata al Senato.